
La recente tornata elettorale si potrebbe risolvere con questo titolo, a mio parere.
La vittoria di Bossi e di Pietro é questo: la vittoria del populismo, ai danni tra l'altro del forse piú spudorato di tutti, il capocomico del simil-Bagaglino che é diventata la politica italiana...
Maroni premiato per il suo fiscalismo zotico-razzista, Bossi per la costante balla del federalismo fiscale, il partito dei beduini padani xenofobi ha rosicchiato i voti di chi ha iniziato a capire (a destra si é piú obnubilati, ci si arriva tardi a capirle le cose) che il buffone brianzolo ha tempo solo per le sue beghe e le sue zoccole e non per i "problemi veri"; parimenti a sinistra di Pietro ha incamerato voti per il fatto che delizia i palati piú fini con performance linguistiche memorabili e, con Grillo, é l'unico che insulti (a ragione, per caritá!!!) Berlusconi. E i perdenti?
Il Pdl ormai svela anche agli occhi degli stolti la sua natura eterea; il Pd rinnova l'idea che chi lo porta avanti sia un inebetito moralista; vabbé, i comunisti sono troppo impegnati a sputarsi in faccia tra loro; i fascisti (quei pochi coglioni che almeno ammettono sfacciatamente di esserlo) si menassero sempre e comunque a ciola.
Ma, scusate... che c'entra tutto questo con l'Unione Europea?
L'annuncio di Kaka al Real prudentemente é stato dato lunedí... contestazioni di piazza... rivoluzioneee... sigh!
Certo la politica in uno stato normale non credo si possa risolvere solo a mafiosi cafoni tifosi traffichini e inconcludenti...
ormai non lo so nemmeno piú...
Cosa é la politica in uno stato democratico?
-Cazzo, denudiamo, rendiamolo visibile, accorgiamoceneeeeee!!!!!
É la morte dell'azione diretta e partecipata dell'individuo nel mondo, é il suo annichilimento, con buona pace del gruppetto di amici lassú che ci calpesta quotidianamente con l'utilizzo di questa bella invenzione sociale.
Amen
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